Nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, tra i paesi di Stio, Paestum e Giungano, l’Azienda Agricola San Salvatore 1988 nasce come tributo al Cilento e alla storia millenaria che questa terra reca con sé. L’area protetta più grande d’Italia, Parco Nazionale dal 1977, Riserva di Biosfera e Patrimonio Unesco con le aree archeologiche di Paestum, Elea-Velia e con la Certosa di Padula.
Qui la cultura del cibo affonda le sue radici in conoscenze antichissime. In questa terra nacque la prima scuola medica dell’intero mondo occidentale, antesignana della Scuola Medica Salernitana: la Scuola Filosofica Eleatica, secondo cui il cibo è molto più che un semplice strumento per appagare un bisogno primario ma è piuttosto una cultura, socialità e soprattutto benessere. L’uomo, secondo questo approccio, è al centro di un ecosistema di cui non è mai padrone ma solo parte.
Studiando lo stile di vita della popolazione cilentana, iil cardiologo di fama mondiale Ancel Keys coniò per la primissima volta l’espressione Dieta mediterranea. Ed è proprio sulla sponda di questa cultura che, quando l’Azienda Agricola San Salvatore fu fondata, l’approccio produttivo fu fin dall’inizio a certificazione biologica UE e con processi e preparati biodinamici. Per lo stesso motivo San Salvatore 1988 è completamente a impatto zero, grazie a due impianti fotovoltaici e a un impianto di biogas, che produce energia a partire dal letame delle bufale, riuscendo così a produrre 1.800.000 KW di energia all’anno.
A oggi, San Salvatore 1988 si estende per circa 149 ettari totali che comprendono vigneti, frutteti, boschi e seminativi. Il comparto vino è uno dei punti di forza di San Salvatore 1988, con una produzione che ha consentito all’azienda di ricevere importanti premi internazionali: dai Decanter Award ai Tre Bicchieri Gambero Rosso, e di essere pubblicati in riviste come The Guardian, la Repubblica, Panorama e Elle Japan.
Tra i vini più noti dell’azienda spicca “Omaggio a Gillo Dorfles”, un Aglianico riserva che è anche un pezzo di arte contemporanea considerato che ogni annata ha un’etichetta creata dall’artista Gillo Dorfles e regalata al fondatore di San Salvatore, Giuseppe Pagano, quale simbolo di amicizia e di stima.
Dodici ettari dell’azienda sono invece dedicati all’uliveto, posizionato nella zona dell’incantevole villaggio di Stio, dove viene prodotto l’olio con cui l’azienda ha ricevuto il premio “Sirena d’Oro”.
energia da
biodigestore
dal 1/1/2024
kw
riduzione
CO2
dal 1/1/2024
kg
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