Latteria San Salvatore e 50 Top Pizza 2025: prossima fermata Rio de Janeiro

Dopo Tokyo, dove L’Oliva di Gabriele Luna, a Bangkok, ha ricevuto il Latteria San Salvatore Award – Best Dessert List in occasione della premiazione dedicata alle migliori pizzerie dell’Asia-Pacifico, il tour mondiale di 50 Top Pizza 2025 fa tappa in America Latina.

La città di Rio de Janeiro ospiterà una nuova serata dedicata all’eccellenza della pizza e a chi sta contribuendo a ridisegnarne i contorni.

Latteria San Salvatore, partner della guida anche per quest’anno, continua a portare al centro della scena internazionale una nuova idea di dessert in pizzeria, con i suoi Cremosi di latte di bufala, scelti come dessert ufficiale della guida.

La partecipazione a 50 Top Pizza nasce dalla convinzione che il dessert non sia più un semplice epilogo del pasto, ma un momento pienamente integrato nell’esperienza gastronomica, capace di raccontare il territorio, la cura nella scelta delle materie prime e la volontà di distinguersi attraverso ogni dettaglio.

«I nostri dessert nascono da una filiera chiusa, da ingredienti selezionati e da un’idea di qualità che parte dal territorio e arriva fino al vasetto. Con i Cremosi stiamo portando in pizzeria un prodotto coerente con l’esperienza gastronomica contemporanea, frutto di un lavoro che unisce tradizione e innovazione» – Antonello Ricco, Direttore di San Salvatore

Nel corso della serata a Rio de Janeiro, verrà assegnato il Latteria San Salvatore Award – Best Dessert List 2025, il riconoscimento dedicato alla pizzeria che meglio interpreta questa nuova visione del dolce: coerente, ragionata e profondamente legata alla propria identità.

San Salvatore porta nel mondo il latte di bufala e un’idea di dessert che non accompagna soltanto, ma completa. Che non segue, ma dialoga. Che non chiude, ma apre nuovi immaginari dentro e oltre la pizzeria contemporanea.

Il viaggio continuerà il 4 giugno a Madrid, in occasione di 50 Top Pizza Europa: una nuova occasione per raccontare, attraverso i nostri prodotti, come la qualità possa diventare linguaggio condiviso tra culture diverse, unite dal valore di ciò che resta dopo un’ottima pizza.