Territorio

AMBASCIATORI DEL CILENTO,
TESTIMONI DI UNA CULTURA MILLENARIA

La Dispensa di San Salvatore è ambasciatore del Cilento. Una terra dalle caratteristiche uniche al mondo: qui le dolci formazioni collinari si stagliano nel blu tirrenico del mare, paesaggi lunari si mescolano con la ricchezza della macchia mediterranea, piccoli paesi si abbarbicano sulle rocce e si alternano ai borghi adagiati in riva al mare. La vegetazione, qua e là, è punteggiata da formazioni carsiche, come testimoniano, fra le altre, la Grotta di Castelcivita e la Grotta di Pertosa.

Proprio questa ricchezza di formazioni carsiche ha favorito, nel corso della storia di questo territorio, la presenza dell’uomo qui. I più antichi segni della sua presenza risalgono al Paleolitico medio e la sua presenza in questa Età, e in quelle successive, è testimoniata dai ritrovamenti che, ancora oggi, avvengono tanto nell’area costiera quanto nell’entroterra. Lungo i pendii cilentani si sono incontrati i popoli mediterranei, che hanno reso queste terre un vero e proprio crogiolo di culture. I Greci, come testimoniano ancora adesso i Templi di Paestum, i Romani, che hanno raccolto la loro eredità, e poi, più avanti, i popoli barbarici, che estesero le proprie dominazioni sin qui. E poi i Sanseverino, gli Svevi, gli Angioini che, con le loro politiche, hanno reso questa terra teatro della stagione del Brigantaggio.

IL CILENTO
TRA NATURA E STORIA

Le genti del Cilento e del Vallo di Diano, alla ricerca della libertà, trovarono qui la protezione offerta da una vegetazione folta e intricata. Nel parco naturale del Cilento, infatti, coesistono oltre 1.800 diverse specie di piante autoctone, il 10% delle quali hanno una notevole importanza: la Primula di Palinuro, che è anche il simbolo del Parco Nazionale del Cilento, il rarissimo Giglio marino, che cresce a diretto contatto col mare, il Garofano delle rupi, la Ginestra del Cilento e molte altre ancora. Un’area così ricca di flora è, inoltre, habitat naturale per le specie animali più disparate. Volteggiano nei cieli del Cilento l’aquila reale, il falco pellegrino. Si aggira nelle campagne la volpe, mentre nelle aree boschive si nasconde il lupo. Negli specchi d’acqua coesistono la lontra e la rara salamandra dagli occhiali.

È qui che i popoli del Cilento hanno imparato a rispettare la natura e i suoi abitanti. È qui che hanno costruito la loro cultura culinaria, impiegando i prodotti che il territorio metteva a loro disposizione e assorbendo dalle tradizioni culinarie dei tanti popoli che qui hanno trovato terreno fertile. Ed è grazie a loro che, proprio in questo territorio, ha avuto origine la Dieta mediterranea.