MODELLO 231

Il Modello di organizzazione, gestione e controllo, ai sensi del d. lgs. n. 231/2001, introdotto dall’Azienda Agricola San Salvatore a marzo 2025, è un sistema di regole e procedure organizzative volte a prevenire la commissione dei reati.

È uno strumento dinamico, che incide sull’operatività aziendale e che a sua volta deve essere costantemente verificato e aggiornato alla luce dei riscontri applicativi, così come dell’evoluzione del quadro normativo di riferimento.

CODICE
ETICO

Il codice etico aziendale, detto anche “codice di condotta” o “codice di comportamento”, è un documento contenente una serie di regole sociali e morali redatte dall’azienda e alle quali devono attenersi tutti i membri dell’organizzazione.

È un documento dinamico che raccoglie i valori etici considerati fondamentali dove vengono definite le responsabilità etico-sociali dell’impresa, sia verso l’interno che verso l’esterno, e i valori che la caratterizzano: le disposizioni del Codice Etico dovrebbero essere vincolanti per i propri destinatari (es. dipendenti diretti, collaboratori esterni, ogni altro stakeholder).

 

Il suo scopo è quindi quello di stabilire valori, principi e comportamenti che l’azienda si impegna a rispettare nei confronti dei propri dipendenti, dei clienti, degli azionisti, dei fornitori e dell’ambiente.

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE
E CONTROLLO

Il MOG è un sistema di gestione aziendale che individua le procedure operative che l’azienda sviluppa per ridurre il rischio che apicali e sottoposti commettano reati a vantaggio o interesse della società.

Modello 231 – Parte speciale A

Reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Nello specifico, la presente Parte Speciale ha lo scopo di: indicare le procedure che i Dipendenti, gli Organi Sociali, i Collaboratori esterni e i Partner della Società sono chiamati ad osservare ai fini della corretta applicazione del Modello.

Modello 231 – Parte speciale B
Reati societari. Nello specifico, la presente Parte Speciale ha lo scopo di: indicare i principi procedurali e le regole di comportamento che i Destinatari sono chiamati ad osservare ai fini della corretta applicazione del Modello.

Modello 231 – Parte speciale C
La presente Parte Speciale si riferisce alle fattispecie di reato espressamente richiamate dall’art. 24-bis, introdotto dall’art. 7 della Legge 18 marzo 2008 n. 48, recante la ratifica e l’esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa di Budapest sulla criminalità informatica (d’ora innanzi, per brevità, i “Reati Informatici”) ed, in particolare, i comportamenti che devono essere tenuti dai soggetti che utilizzano gli strumenti informatici del Fondo.

Modello 231 – Parte speciale D
La “parte speciale D” è dedicata alla trattazione dei reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, nonché autoriciclaggio, così come individuati nell’art. 25 octies.

Modello 231 – Parte speciale E
La presente Parte Speciale, che costituisce parte integrante del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC), si applica alle tipologie di reati di corruzione, anche tra privati e nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Come evidenziato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione.